PIAGGIONE – FERRUZZA 2-1 (Macaione, Pucci/Bertini)

Abbiamo rivisto un Camp Mou in condizioni migliori per le prime di campionato,

molto probabilmente stagione e concimi non sono stati dalla parte del Custode che regala agli occhi di atleti e tifosi un manto dalle mille sfumatore verdi ed evidienti chiazze marroni che spediscono con immediatezza l’impianto di Via Povola nella mediocrità.
L’agibilità é comunque perfetta e garantita, i gradi centigradi che baciano il terreno rendendolo vaporoso fanno il resto. Il direttore di gara é Cocchini, la massima espressione per quanto riguarda i fischietti nostrani.

Lo scorso anno Piaggione e Ferruzza si incontrarono per la prima volta dopo undici giornate e si imposero con perentorietà i padroni di casa per due reti a zero. Parentini nonostante la rivincita del ritorno quando rfilò una manita a Frediani & C. non ha ancora digerito la sconfitta del Camp Mou e ritorna sul luogo del delitto con intenzioni “belliche”.

E se lo scorso anno non ha digerito, questa volta il Loco ha bisogno di una visita da un allergologo. Con ogni probabilità i blaugrana non sono proprio i colori preferiti dalla sua Ferruzza.

Scherzi a parte, rispetto alla sconfitta della scorsa stagione, si parla d’altro. Due gare decisamente opposte dove in questo caso , proprio il tecnico fucecchiese non si sente di rimporoverare nulla ai suoi ragazzi:

Questa volta abbiamo giocato, lo abbiamo fatto bene e purtroppo abbiamo anche sprecato. Due traverse clamorose sono solo  due degli indizi, il resto lo hanno visto tutti. Gara giocata per vincere e che hanno vinto i nostri avversari, bravi e abilissimi a sfruttare al meglio le armi a loro disposizione.

Dopo 120 secondi, per parlare di cronaca, i bianconeri vanno vicinissimi alla segnatura, a Bertini l’urlo del gol rimane in gola quando vede la sfera da lui calciata stamparsi sulla trasversale, a Frediani battuto.
La gara é piacevole, la Ferruzza crea molto di più rispetto al Piaggione ma non concretizza e le 6/7 buone occasoni che durante l’arco dell’intera gara riesce a creare producono solo un gol in meno rispetto agi avversari.

E gli avversari in pratica non sbagliano nulla. Il primo vero tiro che scagliano verso la porta difesa da Glauco Cecconi é quello buono. Lo effettua Macaione da una distanza che supera di poco i 1630 mm. Anche dopo il vantaggio che arriva al minuto 23 della seconda metà di gara, non cambia il tema della sinfonia. I bianconeri costruiscono, tentano la via del gol ma trovano solo il raddoppio del Piaggione che arriva grazie ad una bella intuizione di Piccini che percorre una moltitudine di metri di campo con la palla appicciata ai piedi, finta il suggerimento verso Ferradini e poi sceglie la soluzione veriticale verso Pucci. L’attaccante, da poco entrato in campo é bravo a verticalizzare e ad anticipare Cecconi che nella circostanza non si é comportato da Cecconi, consentendo all’ex attaccante dell’ S.G. Villanova di purgare ancora una volta una delle sue vittime preferite, la Ferruzza.

La Ferruzza continua nella sua opera e trova il gol che accorcia le distanze. Ci pensa Bertini a chiudere da pochi passi un cross di Campigli. Il quale Campigli sul 2 a 0 avea colpito clamorosamente una traversa da pochissimi centimetri con la porta spalancata.

Ma quello che conta sono i palloni che eventualmente oltrepassano la linea bianca di porta e il Piaggione di queste situazioni ne ha concretizzate due contro l’unica degli avversari fucecchiesi. Il finale infatti recita: PIAGGIONE – FERRUZZA 2 a 1. E questa é la recita di Marco Ceccarelli a fine gara;

La gara era difficile alla vigilia e si é dimostrata tale anche in realtà. Avevo chiesto ai ragazzi di dare il 120% perché il Piaggione deve dare sempre il 120% e in particolar modo quando inconctra avversari imporatnti e di questo calibro. Siamo stati fortunati all’inizio quando Bertini dopo 2 minuti ha colpito la traversa e forse ora staremmo qui a raccontare un’altra storia, ma il calcio é questo, é bello anche per questo e ce lo godiamo per questo. Siamo stati bravi a soffrire a tenere testa ad un avversario come la Ferruzza e per questo sono soddisfatto. Ci siamo resi conto, nonostante la vittoria, che dobbiamo lavorare tanto ma proprio per questo una vittoria sulla Ferruzza ci regala il morale necessario per continuare a lottare.